Chiamato volgarmente verongia cavernicola, questo porifero si incontra nelle aree più ombreggiate delle scogliere sommerse e può risultare piuttosto comune nella biocenosi coralligena che si sviluppa oltre i venti metri di profondità. Si tratta di un organismo amante della semioscurità, che può svilupparsi anche a profondità minori all’interno di grotte, qui però è messo in pericolo dalle anomale variazioni di temperatura del mare.
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